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ALTARE DEL SANTISSIMO CROCIFISSO
Altare del Ss. Crocifisso
OGGETTO: Altare del SS. Crocifisso.

SOGGETTO: Crocifisso con cornice monumentale con angeli e foglie d’acanto.

SECOLO:
• Crocifisso sec. XVI – XVII
• Cornice sec. XVII
• Candelabro sec. XVII
• Base sec. XVII
• Cornice esterna sec. XIX
• Tela sec. XIX

AUTORI: ignoti.

ANALISI DELLA TECNICA DI COSTRUZIONE

CROCIFISSO
La croce è lineare, composta de due bracci uniti con incastro a mezza pialla. La decorazione, a lacca nera con filetto laterale dorato, fa collocare la croce in pieno 1600. Il Cristo è intagliato a tutto tondo ed unito alla croce con chiodi in ferro ribattuti sul retro; è interamente laccato con perizoma bordato d’oro a guazzo con bolo rosso scuro.

CORNICE
Composta da 6 parti unite tra loro da incastri e chiavarde.
La parte lignea è composta da due strati di legno: quello inferiore che fa da struttura portante e quello superiore che è stato intagliato e decorato. Quest’ultimo è stato inoltre argentato a guazzo con foglia d’argento vero e meccato con gomma lacca in modo da imitare l’oro.
Il retro è stato interamente ammannito con gesso e colla e sopra vi è stato steso del colore giallo.

BASE
La base è stata realizzata in abete e laccata con vari tipi di finto marmo, il becco di civetta era stato decorato con argento meccato.

CANDELABRO
Intagliato a tutto tondo con motivo a volute e foglie d’acanto; decorato con argento meccato applicato a guazzo su bolo giallo.

CORNICE ESTERNA
Composta da tre parti: due laterali verticali e una superiore centinata, unite insieme da perni lignei posti sul retro. Decorazione a finto marmo.

TELA
Tela di cotone sottile dipinta con colori vegetali ad imitazione di un tendaggio rosso con bordo dorato a frange e nappe.

STATO DI CONSERVAZIONE DELL’OPERA

Crocifisso: stato di conservazione discreto.
Il Cristo è interamente ridipinto e presenta vaste cadute di colore (FOTO 1).
Attacco di insetti xilofagi non più in atto e consistente presenza di guano.
Il cartiglio “I.N.R.I.” è staccato dalla croce e presenta delle cadute locali di colore.
Il braccio orizzontale della croce è fratturato e mostra i segni di un “restauro” precedente: sul retro, nell’incrocio dei due bracci, è stato applicato un listello di legno tinto come sostegno.
All’estremità del braccio sinistro si nota un pesante attacco di insetti xilofagi, ora non più in atto, ma che ha portato alla rottura del legno. Perdita di doratura negli spigoli dei regoli.

Cornice: stato di conservazione mediocre.
La cornice è composta da sei parti tenute insieme da incastri e chiavarde.
Mancano patri intagliate come fiori e foglie.
Numerosi ritocchi a porporina, sollevamenti e diffuse mancanze di doratura (FOTO 2).
Attacco di insetti xilofagi non più in atto.
Massiccia presenza di guano che ha causato ossidazioni irreversibili alla decorazione.
Sul retro vi sono delle cadute locali di colore e le parti metalliche della struttura sono ossidate.

Base: stato di conservazione cattivo.
Gran parte della decorazione a finto marmo della piana superiore è andata persa.
Massiccia presenza di guano e cera.
Profonde fessurazioni del legno sulla superficie superiore.
Mancano delle parti della cornice a becco di civetta.
Perdita della decorazione della fascia laterale.

Candelabro: stato di conservazione cattivo.
Tutto il candelabro è interamente ridipinto con porporina oro ormai ossidata.
Stratificazione massiccia di guano e cera di candele.
Il candelabro è montato su una struttura di legno grezzo che presenta alcune parti dipinte con porporina argento e carta da parati decorata (FOTO 3).

Cornice esterna: stato di conservazione cattivo.
Numerose ridipinture di vaste dimensioni.
Sollevamento del colore che mostra uno spesso strato di gesso molto rigido.
Parti lignee mancanti a causa di fratture.

Tela: stato di conservazione mediocre.
Inchiodata alla cornice esterna.
Superficie pittorica sporca e cadute di colore.

PROCEDIMENTI TECNICI E FASI DI RESTAURO

CROCIFISSO – croce
• Consolidamento della decorazione con iniezioni di colletta.
• Disinfestazione con iniezioni di antitarlo.
• Pulitura della decorazione con tensioattivo.
• Stuccatura delle lacune con gesso e colla.
• Reintegrazione pittorica della lacca con tempere.
• Reintegrazione cromatica delle lacune della doratura con oro in conchiglia.
• Velatura delle parti dorate con colori a vernice.
• Stesura finale di cera a pennello.

CROCIFISSO – Cristo
• Disinfestazione con iniezioni di antitarlo.
• Consolidamento della pellicola pittorica eseguito localmente con iniezioni di colletta.
• Pulitura della pellicola pittorica con sverniciatore, in modo da asportare la totale ridipintura. Rifinitura meccanica a bisturi (FOTO 4).
• Stuccatura delle lacune con gesso e colla.
• Reintegrazione pittorica delle lacune a selezione cromatica con colori a vernice (FOTO 5).
• Stesura di vernice finale e successivamente cera stesa a pennello.

CORNICE
• Consolidamento localizzato della doratura con iniezioni di colletta.
• Incollaggi delle parti rotte e di quelle intagliate ex – novo con colla vinilica.
• Disinfestazione con iniezioni di antitarlo.
• Pulitura della doratura con tensioattivo.
• Asportazione della porporina con sverniciatore.
• Stuccature delle lacune della doratura con gesso e colla.
• Reintegrazione delle lacune eseguita con argento in conchiglia mentre il tono della mecca è stato ripreso con colori a vernice ad imitazione. Le lacune del verso sono state recuperate cromaticamente con colori a tempera stesi a velatura (FOTO 6 - FOTO 7).
• Stesura finale di cera a pennello.
• Pulitura meccanica delle parti metalliche del retro con bisturi e lana d’acciaio sottile.
• Protezione del metallo con convertitore di ruggine e stesura di resina acrilica diluita in solvente.

BASE
• Consolidamento della struttura mediante l’inserimento di sverze nelle fessurazioni del piano, incollaggio di parti nuove di cornice e del becco di civetta.
• Consolidamento localizzato della decorazione con iniezioni di colletta.
• Pulitura parti metalliche con bisturi e lana d’acciaio.
• Stesura del convertitore di ruggine sulle parti metalliche, poi isolate con resina acrilica diluita in solvente.
• Pulitura della decorazione con tensioattivo.
• Stuccatura delle lacune con gesso e colla.
• Reintegrazione delle lacune con colori a tempera.
• Reintegrazione delle lacune della decorazione con stesura di argento in conchiglia e della mecca a tono.
• Stesura finale di cera a pennello.

CANDELABRO
• Smontaggio della struttura lignea posticcia eliminando tutti i chiodi e componenti dell’impianto elettrico.
• Incollaggio delle varie parti del candelabro (esso,una volta smontato dalla struttura posticcia, è risultato essere rotto in 24 parti). Gli incollaggi sono stati realizzati con colla vinilica e con l’ausilio di perni lignei per permettere migliore adesione e consolidamento delle parti.
• Incollaggio delle parti nuove intagliate con sgorbie e scalpelli, sempre con colla vinilica.
• Disinfestazione con iniezioni di antitarlo.
• Consolidamento della decorazione con colletta.
• Pulitura della superficie con una miscela di solventi che ha permesso l’asportazione della porporina salvando la mecca originale e la sua patina.
• Reintegrazione delle lacune della decorazione con argento in conchiglia, mecca e patina ricreate con colori a vernice a selezione cromatica.
• Stesura finale di cera per proteggere la superficie colorata.
• E’ stata realizzata una nuova struttura lignea portante in modo da poter posizionare il candelabro nella sua posizione originale. In un listello colorato con penetro a noce, sono stati creati degli scassi corrispondenti alle parti aggettanti nel retro del candelabro. Si sono poi unite le due parti con viti in acciaio inox. Alla base del listello, sono stati applicati, con viti in acciaio inox, due cubetti di legno che sono serviti per unire tutta la struttura alla base (nel piano della base vi erano due fori a sezione quadrata presumibilmente utilizzati per inserirvi il candelabro).

CORNICE ESTERNA
• Incollaggio delle parti mancanti con tasselli nuovi a misura, applicati con colla vinilica.
• Consolidamento della decorazione con iniezioni di colletta.
• Pulitura della pellicola pittorica con sverniciatore per asportare la ridipintura.
• Stuccatura delle lacune con gesso e colla.
• Ritocco pittorico ad imitazione con colori a tempera.
• Stesura finale di cera per proteggere la decorazione.

TELA
• Pulitura a secco con spugna Wishab.
• Consolidamento della pellicola pittorica con fissativo a spray per acquerelli.
Elenco
DIPINTI SU TELA
Traslazione della Santa Casa e Santi
Battesimo di Cristo
S. Domenico e S. Orsola
Madonna con Bambino
San Giuseppe con Bambino
San Severo e San Esuperanzio in Gloria
PITTURE MURALI E AFFRESCHI
maddalenasanti
Soffitto decorato con nastri e rose
Soffitto decorato con bouquet centrale
Fascione esterno decorato
Soffitto decorato con foglie d'acanto
Crocifissione con San Michele Arcangelo, Santi e Martiri
Madonna in Trono con Bambino e San Rocco
OPERE LIGNEE
Altare del SS. Crocifisso
San Francesco Solano
Cornice a perle in argento meccato
MATERIALE LAPIDEO E STUCCHI
Lapide marmorea
Cornice absidale in stucco
Cibori in pietra scolpita
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